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Originally posted by Timber Bil

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Originally posted by Poli


Rekao bih DW bi mogalo, ali da li i hoce ...

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DW ima lošu izdavačku politiku, ništa atraktivno ne radi.

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Gianfranco Manfredi:
Mi ponevo in realtá un problema di lettori e di come si legge oggi. Quando MV uscì il primo numero vendette circa 180.000 copie. Altri tempi. Allora il primo numero di un Bonelliano lo si comprava comunque, anche perchè usciva una serie nuova ogni tot di anni. C'era curiositá. E i collezionisti se ne accaparravano più copie. Solo dai numeri successivi si riusciva a capire su quanti lettori stabili poteva contare una serie. I lettori erano chiaramente di due tipi: quelli fissi e affezionati e quelli occasionali che compravano un numero ogni tanto. In casa editrice c'erano due indici diversi, per valutare: l'indice di affezione e quello che valutava i lettori di passaggio cioè i bonelliani generici. Oggi è cambiato tutto. Il primo numero non svetta, spesso non c'è neanche la curiositá. Dal secondo giá si avverte comnque un calo, meno sensibile di un tempo, ma che può non trovare uno zoccolo duro ed essere progressivo e costante. Ciò rende difficile programmare le store lunghe. Il lettore bonelliano generico non c'è quasi più. Ciascuna serie trova la sua fetta di lettori e tute le fette tendono alle stesse dimensioni: come se non ci fosse differenza tra una sacher e una torta sbrisolona (per dire). Mercato frammentato. Letture fragili e incostanti. Sono cose su cui meditare.

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Questo cambiamento è avvertibile anche nei fumetti. DYD è stata, credo, la prima testata ad avere un numero rilevante di lettrici. Poi c'è Julia, ovviamente. Ai tempi di MV mi ero reso conto (con mio grande stupore) che il 40% di lettere che ricevevo era di donne. Credevo che il western fosse un genere squisitamente maschile. Le lettrici di Tex erano una rarità (non so adesso). Fatto sta che quando si scrive è d'obbligo pensare alle donne, altrimenti si toppa! E mi auguro che sempre più donne disegnino e scrivano, in modo da corrispondere a questa esigenza. Come recuperare lettori maschili, sinceramente, non lo so. Credo prescinda dalla volontà degli scrittori . E' un discorso di tipo sociale. La risalita non sarà facile, nè vicina. La curva dei lettori maschi continua anzi a calare.

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Originally posted by Deers

Uspoređuje tržište stripova i čitatelje sada i u vrijeme kad je počeo izlaziti Magični.

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Recchioni:
Ah, in nome della trasparenza. Un autore Bonelli viene pagato (per le sceneggiature) tra i 40 e i 60 euro a pagina di media. E ha un ottimo contratto che lo tutela per ristampe, diritti esteri, proprietà e via dicendo. Un ristrettissimo novero di autori (meno di 10) è oltre i 60 euro. 2 sono sopra i cento (ma ci so o ragioni validissime). Un disegnatore ha un entry level attorno ai 140 euro, a salire. I "senatori", disegnatori che la Bonelli l'hanno fatta grande e ricca, possono avere tariffe molto più alte.

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Detto questo: quando scrivevo per l'Aurea venivo pagato 20 euro a pagina. Poco più di un terzo di quello che sono oggi. JD vendeva meno di un terzo di una testata Bonelli dell'epoca. Direi che tutto torna

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Ah, di media: uno sceneggiatore Bonelli realizza tra le 100 e le 140 pagine al mese, di media. Alcuni molte meno, alcuni molte di più. Io se in un giorno riesco a scrivere 5 pagine di Tex mi do le paccone sulle spalle. Di Dylan ce la faccil a scriverne 10. Di JD ne scrivevo 30.

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Boselli guadagna molto. Ma è, tipo, lo sceneggiatore leader di uno dei personaggi più venduti al mondo, il suo curatore e il creatore di un'altra serie di successo. Se non guadagna tanto lui, non capisco chi dovrebbe guadagnare tanto in questo settore

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Originally posted by Markos (11/04/2008 : 14:50:26)

Joevito Nuccio mi je rekao kako on ima 150 Eura po tabli, a on je pocetnik, tek crta svoju prvu epizodu. No, to je brutto, od toga ide, mislim, 20% poreza i davanje i njemu ostane oko 120. Kako godine prolaze, tako se ta cijena dize, po nekom postotku, a ako si zvijezda, onda pogotovo.

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Marcheselli:
Le Storie segue la vendita delle altre serie, e soffre di una erosione...lenta mese dopo mese

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Boselli:
Carissimo, qui abbiamo parlato dei motivi ESTERNI della crisi, che ormai sono veri e che coinvolgono TUTTI i fumetti e la carta stampata. Se tredici anni fa un primo numero VENDEVA 120.000 copie, e parlo di Dampyr, oggi un successo è tale se ne vende 50.000! Giusto oggi parlavo con un giornalista che teme di vedere SPARIRE nel prossimo futuro i giornali! E per il fumetto popolare da edicola il rischio è assai maggiore.

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Detto questo, Dylan è in ripresa, non in calo.

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Se non vi interessano i paragoni con gli altri mercati, parliamo dei costi di produzione vivi (sceneggiatura, disegno, lettering, cura redazionale, ESCLUSA la stampa): per realizzare UNA singola pagina di Dylan Dog ci vogliono COME MINIMO 350 euro. Parliamo di tempi: per realizzare un albo ci vogliono COME MINIMO 10 mesi.

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Originally posted by King Warrior

citiram:




-- Teks se prodaje u tiražu od 300.000 a Zagor oko 40.000. Zagor više nije tako jak kao nekada.

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